Obbligo di richiesta del Codice CIN
Comune 27-09-2024Avviso
A TUTTE LE STRUTTURE TURISTICO- RICETTIVE OPERANTI SUL TERRITORIO COMUNALE
Dal 3 settembre 2024, come da avvenuta pubblicazione sulla G.U.R.I.; parte II, n.103 del 03/09/2024,la Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive(B.D.S.R.) è ufficialmente operativa su tutto il territorio italiano. Questa piattaforma centralizzata è dedicata alla registrazione di tutte le strutture ricettive, inclusi gli immobili destinati a locazioni brevi o per finalità turistiche.
La BDSR, che ha completato una fase sperimentale in alcune regioni italiane a partire da giugno 2024, mira a garantire una mappatura completa delle attività ricettive nel Paese, facilitando il controllo e la lotta contro l’ospitalità irregolare.
Obbligo di richiesta del Codice Identificativo Nazionale (CIN):
A partire dal 3 settembre 2024 i titolari di:
Unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche:
Unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi;
Strutture turistico ricettive alberghiere ed extra alberghiere.
Avranno 60 giorni per richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) attraverso la BDSR. La procedura di richiesta richiede l’autenticazione tramite CIE o SPID e consente ai proprietari di verificare e aggiornare i dati relativi alle proprie strutture. Il CIN dovrà essere esposto all’esterno dell’immobile e riportato in tutti gli annunci pubblicitari, pena sanzioni amministrative significative.
Requisiti di sicurezza:
Tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve o per finalità turistiche, gestite in qualunque forma ( imprenditoriale e non imprenditoriale), dovranno essere dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti, nonché di estintori portabili accessibili a norma di legge da posizionare in prossimità degli accessi e delle aree di maggior pericolo. Dovrà essere presente un estintore per ogni 200 mq di superficie e comunque uno ogni piano dell’edificio.
Le sanzioni:
In caso di mancato rispetto degli obblighi sopra richiamati, sono previste sanzioni: per la mancanza del CIN è prevista ad una sanzione da € 800,00 ad € 8.000,00 per la mancata esposizione del CIN è prevista una sanzione da € 500,00 ad € 5.000,00 per la mancanza dei requisiti di sicurezza è prevista una sanzione da € 600,00 ad € 6.000,00 per l’affitto di oltre 4 immobili senza la preventiva presentazione della SCIA è prevista una sanzione da € 2.000,00 ad € 10.000,00
Le strutture già in possesso del CIR possono chiedere la riconversione in CIN sul portale telematico del MITUR entro il primo gennaio 2025.
Codice identificativo Nazionale (CIN)
Software Studio 02-08-2024
Attenzione, il codice CIN deve, obbligatoriamente, essere inserito nel relativo campo all'interno dei DATI STRUTTURA in PEGASO STAY TOURIST.
clicca qui per ottenere il C.I.N. https://bdsr.ministeroturismo.gov.it
clicca qui per visualizzare il MANUALE OPERATORE RICHIESTA CIN
Modalita' richiesta assistenza sul portale (2024)
Software Studio 19-06-2024
Imposta di soggiorno da riversare ai comuni anche se non incassata.
Comune 12-04-2024Fisco e contabilita' (Il sole 24 ore)
Imposta di soggiorno da riversare ai comuni anche se non incassata.
La Commissione Finanze del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a rivedere la disciplina dell'imposta di soggiorno.
di Giuseppe Debenedetto
09 Aprile 2024
I gestori delle strutture ricettive sono obbligati a riversare l'imposta di soggiorno al Comune anche qualora il
soggetto che ha alloggiato non abbia versato loro l'ammontare corrispondente. Lo ha stabilito la Cassazione
con la pronuncia n. 6187/2024, rispondendo al ricorso di un albergatore, il quale riteneva di non poter essere
considerato soggetto passivo del rapporto tributario.
La Cassazione evidenzia che la disciplina sull'imposta di soggiorno e' stata modificata dal Dl 34/2020, che
attribuisce al gestore della struttura turistica il ruolo di responsabile per la riscossione e il successivo
riversamento dell'imposta di soggiorno, addebitata ai visitatori per ciascuna notte di alloggio.
Con la riforma introdotta dall'articolo 180 del Dl 34/2020, i gestori delle strutture ricettive sono stati quindi
considerati responsabili d'imposta con diritto di rivalsa nei confronti del turista. Di conseguenza, in caso di
omesso versamento del tributo da parte del soggetto che ha alloggiato in albergo, il Comune puo' rivolgersi
anche solo al gestore della struttura, pretendendo il pagamento dell'imposta e della sanzione del 30%.
La posizione della Cassazione e' in linea a quanto affermato anche dal Dipartimento delle Finanze a Telefisco
2024 (si veda Nt+ Enti locali & edilizia del 5 febbraio 2024 e del 12 febbraio 2024).
Posizione tuttavia criticata da Federalberghi in occasione dell'audizione del 16 gennaio 2024 in Commissione
Finanze del Senato sulla proposta di risoluzione riguardante la necessita' di una revisione generale
dell'imposta di soggiorno.
Si tratta comunque di una tra le diverse criticita' segnalate in Commissione Finanze, tra cui la necessita' di una
regolamentazione quadro che disciplini in maniera uniforme l'imposta di soggiorno su tutto il territorio
nazionale e che il gettito dell'imposta sia effettivamente destinato a finanziare interventi sul turismo.
Anche da parte dei Comuni e' stata avanzata una proposta di riforma dell'imposta di soggiorno, caratterizzata
sin dalla sua istituzione da marcati profili di incertezza interpretativa e applicativa.
Tra le questioni segnalate:
estendere a tutti i Comuni del diritto di istituire il tributo, revisionare l'importo massimo dell'imposta,
chiarire la qualificazione del gestore delle strutture ricettive, consentire una destinazione ampia del gettito,
prevedere un meccanismo di comunicazione ai Comuni contestuale al riversamento, prevedere l'obbligo
generalizzato a tutte le piattaforme di riscuotere direttamente l'imposta di soggiorno durante la fase di
prenotazione, introdurre una graduazione della sanzione applicabile in ragione del tipo di condotta omissiva
(Anci-Ifel, audizione 16/1/2024 in Senato).
La Commissione Finanze del Senato ha approvato il 21 febbraio 2024 una risoluzione che impegna il Governo
a rivedere la disciplina dell'imposta di soggiorno con un modello improntato a criteri di chiarezza, semplicita'
di gestione, incisivita', immediatezza del prelievo e gradualita'.
La risoluzione e' pero' uno strumento di indirizzo politico non giuridicamente vincolante, ma visto l'interesse
che si e' sviluppato sulla questione c'e' da attendersi un intervento del legislatore verosimilmente all'interno
del provvedimento attuativo della delega fiscale riguardante le entrate locali.
Invio dti da Pegaso Stay Tourist VS. Osservatorio Turistico Sicilia
Software Studio 18-11-2022
Web Service Osservatorio Turistico Sicilia
Software Studio 10-11-2022
Regione Sicilia Nota Circolare n. 27026 del 10/8/22 - D.A. 1783 del 27 luglio 2022
Software Studio 26-09-2022
E' possibile pendere visione del documento e della modulistica
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E' possibile prendere visione della Nota Intgrazione n. 27026/2022 sulla
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Registrazione e verifica dei dati di una struttura
Software Studio 15-04-2022Registrazione di una nuova struttura.
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